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San Pietro Apostolo in Pieve Dugliara

ORARI SANTE MESSE

Santa Messa Prefestiva: ore 18:00.

Santa Messa Festiva: ore 11:00.

Sante Messe Feriali: al martedì alle ore 18:30.

NOTE STORICHE E DESCRIZIONE

La chiesa ha origine nei secoli IV-XII. Il primo parroco della pieve è considerato Gerardo, nel 1128, ma già nel IV secolo quella di Pieve Dugliara era chiesa madre all'epoca del vescovo Savino. A partire dal XII secolo la chiesa in tale località svolse la funzione di plebana. Giunse ad amministrare diciotto chiese suffraganee.L'edificio attuale è stato ricostruito tra il XVII (esattamente a partire dal 1666) e il XVIII secolo. La facciata neoclassica fu costruita nel 1825.Tra gli anni Venti e Trenta del XX secolo l'interno fu decorato dall'Aspetti e dal Sidoli.L'edificio fu restaurato nel 1928. Durante questi lavori venne aggiunto anche il sagrato in ciottoli. Nel 2004 furono eseguiti i lavori di restauro della facciata e del sagrato.

La chiesa di San Pietro apostolo sorge in località Pieve Dugliara , al centro dell'abitato, e affaccia, con orientamento Sud­Nord, sulla Strada Comunale, preceduta da un ampio sagrato in ciottoli di fiume policromi posti a disegni geometrici. Il sagrato è chiuso sul lato Ovest dalla Canonica. La facciata seicentesca neoclassica è a vento, monocuspidata, tripartita da coppie di lesene tuscaniche binate al centro, su due ordini. I lati sono rinserrati da lesene tuscaniche, sormontate da pinacoli piramidali e si raccordano con il corpo centrale tramite rampanti curvilinei. Tra il primo e il secondo ordine corre una trabeazione spezzata. La parte centrale è sormontata da frontone, coronato da tre guglie piramidali. Al centro del timpano uno scudo, in stucco, con le insegne di San Pietro. Un portale centrale, coronato da una trabeazione su mensole e due portali feriali, ai lati, sormontati da frontoni triangolari. Nella parte superiore centrale, un finestrone rettangolare con cornice, sormontato da una trabeazione in aggetto. I fronti laterali, della chiesa, delle cappelle votive che vi si addossano, lungo il lato Est e della sagrestia, in mattoni e pietra a vista, sono scanditi da lesene che segnano le campate con al centro finestroni rettangolari. Il fronte Nord, del Presbiterio, in pietra a vista, si presenta privo di aperture. Il campanile, su tre ordini, si addossa al lato Ovest del presbiterio. Con lesene d'angolo e specchi centrali, termina con una cella campanaria con paraste d'angolo ed è aperta sui quattro lati da serliane. La cella campanaria è coronata da una trabeazione spezzata e sormontata da un tamburo quadrato con copertura a falde in coppi.

La pianta presenta uno schema planimetrico basilicale a tre navate, a cinque campate, a pianta rettangolare, voltate a crociera. Le volte sono forate dalle unghie dei finestroni del claristerio. Le navate sono separate da arcate a tutto sesto su pilastri cruciformi. Ai pilastri si addossano le lesene tuscaniche su due ordini, che reggono una trabeazione spezzata, lungo tutta la navata e il Presbiterio. Sulle navate laterali si aprono, con archi a tutto sesto, le cappelle votive, a pianta rettangolare, voltate a botte. Le cappelle sono rispettivamente dedicate, quelle di sinistra alla B. Vergine delle Grazie di S. Leba, all'Assunzione e a San Giuseppe, quelle di destra al Battistero, alla Madonna della cintura, a S. Francesco e alla Crocifissione. Il presbiterio, rialzato di tre gradini, sul piano della chiesa, in marmo rosso di Verona, è a pianta rettangolare, a due campate voltate a botte, di cui la prima volta forata dalle unghie dei finestroni superiori.

OPERE

La chiesa è ricca di stucchi settecenteschi e dotata di un imponente altare maggiore. Tra le opere pittoriche si segnala la pala del titolare San Pietro che guarisce un paralitico, dipinta dal piacentino Luigi Mussi nel Settecento. Tra le sculture, la Madonna della cintura ascrivibile alla bottega di Giovanni Sceti e databile all’inizio del XVIII secolo.

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